La sesta edizione dei dialoghi resterà legata ai nome di Lilian Thuram nel suo nuovo ruolo di ambasciatore della sua stessa fondazione e di scrittore e divulgatore di temi legati alla convivenza e alla lotta al razzismo.
Alla prima volta di Ferdinando Scianna in veste di Curatore di una mostra fotografica.
Alla Presenza di Padre Renato Kizito Sesana, che ha parlato dei modi di abitare nelle periferie del mondo e dell’impegno di pochi volontari che salva vite e restituisce futuro a bambini che sembravano non averne.
Al Nome di Aldo Cibic, un visionario, sicuramente un esteta, dove estetica è intesa come razionalità e organizzazione, oltre che come qualità di vita e leggerezza.
Vinicio Capossela in veste di antropologo non lo avevamo ancora apprezzato ed in qualche modo è così che Marco aime ce lo ha presentato nel tardo pomeriggio di questa ultima giornata dei Dialoghi..
Peppe Servillo un maestro anche nel reading, al Teatro Manzoni ha strappato applausi leggendo la riduzione di Giulia Cogoli, del “Barone rampante” di Calvino.
Nella prossima settimana potrete leggere le interviste a Thuram, A Padre, Kizito, Al Maestro Scianna , a Aldo Cibic, all’antropologo Francese Marc Augè e anche quella a Nichi Vendola, che si è goduto una conferenza di Aime Sabato e con il quale abbiamo parlato di migranti e politica.
La manifestazione quest’anno ha avuto grandi punte di partecipazione, sia grazie ai relatori, sia ai contenuti che ha proposto, in particolare la grande operazione di antropologia visuale coordinata da Scianna e che ha avuto il suo migliore svolgimento nella mostra dell’agenzia Magnum, che Pistoia potrà godersi nel palazzo del comune per parecchie settimane ancora.
La mia personale sensazione è che questa manifestazione abbia con questa edizione detto tutto ciò che doveva dire, con la formula con cui è nata. Dovrà essere costruita a Pistoia una situazione di “presidio” lungo tutto l’anno prima dei prossimi dialoghi, in modo da far convogliare nei tre giorni del festival, sinergie già messe in moto e sfruttate già durante tutto l’anno,
Un periodico ad esempio, una serie di conferenze preparatorie, ma soprattutto un aggiornamento doveroso delle discipline da ammettere ad essere rappresentate, un ricambio nei relatori, e un maggior coraggio nelle scelte,
Vedremo…. Intanto seguiteci ancora su questo blog, e nei prossimi giorni leggerete le interviste di cui vi ho detto e una mia nota sulla mostra “Abitanti” e sulla situazione della fotografia in Italia.