Il Giardino Volante a Pistoia. Inaugurazione Sabato 16 Maggio.

Giocare nel verde ed educarsi all’arte: nasce a Pistoia Il Giardino Volante

Il 16 maggio si inaugura a Pistoia il Giardino Volante, un grande parco urbano di arte

ambientale dedicato ai bambini (e non solo), posto nell’area comunale di Villa Capecchi

in via degli Armeni, all’interno della città storica. Il progetto – promosso e interamente

finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e coordinato da

Stefania Gori, storica dell’arte da sempre impegnata nella progettazione di percorsi

didattici alternativi – è il frutto della sinergia di molte professionalità e dell’accordo con

il Comune di Pistoia, proprietario dell’area, che ha permesso la sua trasformazione in un

giardino unico nel suo genere, costellato da sculture-gioco con le quali interagire ed

allenare la fantasia.

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Il Giardino Volante è dunque il primo giardino pubblico italiano pensato come un grande

“laboratorio” in cui l’istallazione artistica è anche e soprattutto “gioco”. Con

un’estensione di oltre 8.000 metri quadrati, il giardino ha riacquistato le sue dimensioni

originarie, andando a recuperare anche quello spazio incolto e in parte asfaltato

retrostante le aree utilizzate dai Servizi educativi. Vi è stata dunque anche una vera e

propria opera di rigenerazione urbana con la restituzione alla natura di un’ampia

porzione di area precedentemente cementificata.

Il nuovo parco di arte ambientale è l’espressione di una linea di pensiero che accomuna

il lavoro di artisti e architetti: Pistoia a dondolo, Ziggurat e Tappeto volante sono i

suggestivi nomi di alcune installazioni (sculture-gioco) disegnate dagli artisti Luigi

Mainolfi, Atelier Mendini con Andrea Balzari, e Gianni Ruffi, concepite in armonia con il

progetto degli architetti Lapo Ruffi e Angiola Mainolfi, che ripropone nel suo schema

interno l’anatomia reticolare di una foglia, con una serie di camminamenti in pietra che

simulano le nervature linfatiche e che consentono di passeggiare sprofondati nel verde.

Il giardino, che sarà gratuitamente aperto al pubblico e potrà ospitare varie attività

ludiche e didattiche per scuole e famiglie, nonché visite guidate per turisti e

appassionati, è anche sede di due importanti locali gestiti dal Servizio Educazione e

Cultura del Comune di Pistoia: l’Area Gialla, una vera e propria “casa dei giochi”, dove

spazi e materiali sono progettati affinché i bambini possano muoversi ed esprimersi

liberamente; e l’Area Rossa, realizzata in una serra adeguatamente predisposta e

pensata per genitori e bambini da 0 a 3 anni.

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Il Giardino Volante sarà dunque uno spazio ricreativo destinato prioritariamente ai

bambini e capace di conciliare il gioco con l’educazione al contemporaneo, ma anche

un’area a verde di altissima qualità, fruibile da tutti, nel cuore di un tessuto urbano di

pregio, che vedrà progressivamente realizzate ulteriori trasformazioni, con una

Fondazione CARIPT, via de’ Rossi 26, 51100 Pistoia – http://www.fondazionecrpt.itinfo@fondazionecrpt.it

significativa estensione del verde pubblico. Sarà infatti sviluppata la connessione con i

giardini e i parchi limitrofi, a partire da quello del Padiglione Emodialisi nel quartiere del

Ceppo – caratterizzato anch’esso da importanti opere di arte contemporanea –

proseguendo con il giardino del Carbonile ed i giardini di piazza del Carmine e del Centro

di arti visive contemporanee Palazzo Fabroni, che saranno entrambi oggetto di

importanti opere di riqualificazione.

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L’attenzione alla qualità del verde nel nuovo giardino, anche nella scelta delle varietà

vegetali, è stata minuziosa. Il Giardino Volante è un microcosmo in cui dialogano arte e

natura ed in cui vecchi platani, tigli e lecci si innalzano assieme alle nuove specie appena

piantate, come le canfore sempreverdi e i carpini.

Tutto questo, e altro ancora, è il Giardino Volante di Pistoia.

Per tutelare un patrimonio di grande valore che appartiene all’intera città è stato

disposto un sistema di sorveglianza volto a prevenire e, all’occorrenza, a reprimere

eventuali utilizzi impropri dello spazio.

Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia – Comunicazione e ufficio stampa

Francesca Vannucci, francesca.vannucci@fondazionecrpt.it, T. 0573 974228, 333 2220553

Comune di Pistoia – Portavoce del Sindaco

Marta Quilici, m.quilici@comune.pistoia.it, T. 0573 371292

INAUGURAZIONE: sabato 16 maggio, ore 15.30

A seguire “Sorprese e meraviglie nel Giardino Volante”

Il Giardino Volante a Pistoia

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SCHEDA TECNICA

Il Giardino Volante, situato nel centro storico di Pistoia, si estende in un’area di 8.190 metri

quadrati e si sviluppa nella zona compresa tra via Trinci, il retro del supermercato che si

affaccia sul viale Matteotti, via degli Armeni e il complesso della Chiesa del Carmine.

PROMOTORI DEL PROGETTO

Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

Comune di Pistoia

COPERTURA FINANZIARIA

Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

COORDINAMENTO:

Stefania Gori

PROGETTO ARCHITETTONICO E DIREZIONE DEI LAVORI:

Arch. Lapo Ruffi e Arch. Angiola Mainolfi

ARTISTI E SCULTURE-GIOCO:

Luigi Mainolfi

Collina seno scivolo, acciaio, terra ed erba

Ziggurat maschio (espressione), peperino e gomma colata

Ziggurat femina (ricerca), peperino, sabbia e palle in gomma

Atelier Mendini con Andrea Balzari

Pagoda, ferro verniciato

Gianni Ruffi

Tappeto Volante, ferro verniciato

Artelena, opera composta da quattro altalene basculanti, ferro verniciato

Pistoia a dondolo, ferro verniciato, gomma colorata e registratore (Lorenzo Cipriani, testo e

voce narrante; Spartaco Cortesi, sound designer)

Sede:

via degli Armeni, 5A – 51100 Pistoia

Inaugurazione:

sabato 16 maggio 2015, ore 15.30

Orario di apertura al pubblico:

1 luglio-15 settembre: tutti i giorni 9-12.30 e 15.30-19;

16 settembre-31 marzo: mercoledì, giovedì, venerdì 14-17.30;

1 aprile-30 giugno: mercoledì, giovedì, venerdì 15-19;

Informazioni:

Servizio Educazione e Cultura del Comune di Pistoia

0573 371819 – 0573 371818 http://www.ilgiardinovolante.itinfo@ilgiardinovolante.it

ARTISTI

Luigi Mainolfi

Scultore di origine irpina, vive ormai da molto tempo a Torino. I suoi lavori si distinguono per

un’attenzione particolare al paesaggio fiabesco. I suoi materiali preferiti sono quelli poveri e naturali,

come la terracotta o il gesso, anche se ha realizzato lavori in bronzo.

Per il proprio lavoro a Pistoia Luigi Mainolfi si è ispirato a due figure geometriche solide: la sfera e la

piramide tronca. Ha lasciato la prima invariata realizzando una collinetta di erba (Collina seno scivolo)

una sfera erbosa che emerge dal prato e su cui i bambini possono arrampicarsi. Ed ha sviluppato la

seconda in forma di ziggurat (o ziqqurat), la grande architettura sacra a gradoni delle culture

mesopotamiche, composta da tronchi di piramide sovrapposti. Una forma che si innalza verso il cielo

in un solido destinato alle ascensioni dei bambini e una scavata nel terreno, ricoperta di sabbia dove

in bambini possono sedersi e scavare verso il centro della terra. Le due forme distanti l’una dall’altra

sono lo Ziggurat maschio (l’espressione) e lo Ziggurat femina (la ricerca).

Atelier Mendini

Alessandro e Francesco Mendini, due artisti designer architetti che vivono a Milano ma lavorano

ormai in tutto il mondo. È difficile limitare il loro lavoro ad un’unica categoria. Per loro la

composizione di oggetti è il risultato di segni visivi che invadono lo spazio, in un processo continuo

infinito. Ogni loro progetto è solo un frammento di questo processo.

Per Pistoia hanno deciso di realizzare la Pagoda: una struttura circolare coperta, pur se aperta verso

l’interno in una sorta di chiosco da giardino. Questa architettura colorata vive nel giardino per essere

ammirata ma allo stesso tempo è anche un luogo per incontrarsi, per giocare, per arrampicare grazie

a una grande rete che sarà sicuramente il gioco più conosciuto e amato da tutti.

Loro stessi hanno scritto:

“Il nostro gazebo è anche come una gabbia dalle sbarre molto lontane fra loro, che permette un

continuo muoversi dei bambini fra il dentro e il fuori. È una metafora del desiderio di evadere e

assieme di entrare e di fuggire. La copertura virtuale della cupola crea protezione, ed anche l'”effetto

casa”, l'”effetto fiaba” e l’”effetto piazza”, intesi come luoghi di socievolezza, di amicizia e di fantasie.”

Gianni Ruffi

Scultore e poeta visivo vive e lavora a Pistoia. Fin dagli anni Sessanta è interessato all’arte concettuale

e partecipa al clima della Pop art europea. I suoi lavori prendono spunto da oggetti quotidiani che si

trasformano attraverso il linguaggio e i giochi di parole. Questo rende le sue opere piene di ironia e

poesia come la scultura La luna nel pozzo collocata nella piazza antistante dell’ospedale del Ceppo di

Pistoia nel 1999.

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La fiaba invece sembra essere la chiave di lettura dell’invito rivolto da Gianni Ruffi ai bambini che

frequenteranno il giardino di Pistoia. Ruffi offre loro la possibilità di viaggiare su dei Tappeti volanti in

metallo sostenuti da grandi molle, su cui oscillare ed immaginare di volare ovunque suggerisca la

fantasia. Ruffi invita i bambini anche a saltare su quattro altalene (Artelena) a due posti ognuna a

forma di lettera che compone la parola “ARTE”. Infine, culmine del sogno e della fiaba, i bambini si

possono riposare sotto l’ombra di un grande dondolo che rappresenta il profilo di Pistoia, intitolato

appunto Pistoia a dondolo e dove i bambini potranno ascoltare un racconto fantastico sulla storia

della città.

ARCHITETTI

Lapo Ruffi

Architetto, dal 1998 apre a Pistoia il proprio studio, deciso a concentrare i suoi sforzi nella ricerca e

nella sperimentazione in architettura. Opera nel campo della progettazione con lavori di diversa

natura e scala, da progetti urbani fino ad oggetti d’arredo, partecipando a concorsi nazionali e

internazionali. Tra i progetti premiati negli ultimi anni: i concorsi internazionali Europan 9 a Pistoia

(Italia, 2007, 1° premio) e Europan 10 a Montreux (Svizzera, 2009, 1° premio). Le sue opere sono state

pubblicate su numerose riviste e siti web nazionali e internazionali. Il suo lavoro è inserito nel libro

1000x European Architecture (Verlagshaus Braun, Berlino), nel numero dedicato all’Housing della

rivista portoghese AI, Arquitectura Ibérica e nel libro 100 World New Architecture (Jiangsu People’s

Publishing House, Nanjing, China). L’attività progettuale dello studio si muove lungo una costante

ricerca sui significati dell’abitare, dei luoghi e della materia, lavorando dalle grandi architetture della

città fino a piccole case solitarie. Nel 2013 è invitato a far parte della giuria del concorso

internazionale Europan 12. Negli ultimi tre anni sue opere sono state pubblicate su ARCHIPENDIUM

Architecture (archimappublishers, Berlino), che presenta una panoramica sull’architettura

contemporanea internazionale.

Angiola Mainolfi

Architetto. Dopo aver conseguito la laurea presso il Politecnico di Torino, con una tesi che indaga il

rapporto tra arte e architettura, approda ad Antwerpen in Belgio dove lavora per lo studio di

architettura AWG Architecten seguendo in particolare il progetto per la realizzazione di due edifici nel

nuovo quartiere Osdorp ad Amsterdam, il progetto di un nuovo quartiere residenziale ad Utrecht in

Olanda ed inoltre collabora alla progettazione dell’abbazia Sint Sixtus a Westvleteren in Belgio ed alla

progettazione urbanistica del nuovo quartiere residenziale Enka ad Ede in Olanda. Successivamente

lavora presso lo Studio Bruno di Torino per il quale segue in particolare la realizzazione del MAO

Museo di Arte Orientale a Torino, la progettazione di un nuovo Ufficio del Turismo a Pont en Royans

in Francia, il progetto per la Maison des enfantes d’Izieu in Francia. Collabora inoltre al Concorso per

la riqualificazione di Piazza Verdi in collaborazione con un artista a La Spezia ed al Concorso per la

riqualificazione e l’allestimento del Nuovo Museo della Scienza a Coimbra in Portogallo (III

classificato). Dal 2010 lavora come libera professionista e successivamente apre uno studio di

architettura lavorando per committenze private e pubbliche tra le quali la Fondazione Torino Musei.

COORDINATRICE DEL PROGETTO

Stefania Gori

Storica dell’arte laureata all’Università di Firenze e specializzata in arte contemporanea all’Università

di Siena. Il suo percorso professionale è incentrato sullo studio e sulla messa in pratica di nuove

metodologie per avvicinare i bambini all’arte, in particolare all’arte contemporanea. In questo ambito

ha gestito progetti didattici innovativi con le scuole di molte città toscane, oltre che percorsi formativi

per gli insegnanti di scuole elementari e dell’infanzia, fondando anche l’associazione Arte in erba

(www.arteinerba.it). Ha gestito progetti internazionali di didattica dell’arte per bambini con

organizzazioni non-governative (Amref in Etiopia con il progetto The Three Fisch) e con istituzioni

museali europee nell’ambito del programma della UE Cultura 2000.

Ha collaborato alla creazione di un percorso di arte contemporanea per i bambini nel museo

dell’Accademia di Firenze durante la mostra Il David e la contemporaneità. Ha curato installazioni

d’arte per bambini in luoghi pubblici ed ha al suo attivo varie pubblicazioni tra cui I bambini e l’arte

contemporanea, percorsi ed esperienze di arte in erba con 6 illustrazioni dell’artista Izhar Cohen (Gli

Ori, 2007); e varie favole illustrate da artisti tra cui Come gli uccelli misero le ali, dell’artista etiope

Assefa Gebrekidan.

Le immagini che Accompagnano questo articolo sono di Stefano Poggialini.

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