Mi guardi la barba
tornata al tuo bacio
come me da lontano
da un posto qualunque
dove si verniciano
di gloria stantia
macerie schizzate
di sangue rappreso.
Guardo le rughe
fatte di attesa
e sapone giallo
sul piano bagnato
non so cosa dire
dei giorni perduti
dell’amore appassito
di un palmo di nulla
che comunque è qualcosa.
Foto e testo Fabio Cappellini
Fabio Cappellini cappellini.fabio@gmail.com
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L’ha ribloggato su pensiero puro e libero.
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