Locations of the soul (Galleria di Immagini e parole)

Locations of the soul

Goya, Blake, Hayez, Friedrich, Constable, Delacroix …. The Romantic painters contributed to the formation of my aesthetic perception.
In many pictures I try to play those atmospheres ..

Fiore
2013
Ho finito l’infinito
stasera
ripongo in ordine
gli arnesi sporchi,
un progetto stropicciato

e butto via la borsa.

Versailles

L’amore
il vagheggiare di mari aperti
contenuti da un palmo di mano
alla luce di gemme tradite
nell’ inverno pentito
di un colpo di coda
e fievoli luci
opachi riflessi
tracce malate
e tutto questo
e nulla d’altro.

Grimm’s location

Vogliamo salutarvi così
con le nostre mani svolazzanti
a quadretti scozzesi pastello,
piangere per offrirvi brividi
da portare con voi in ricordo.

Ci ripagherà il vostro sorriso
dal nerofumo della carrozza
offerto con file di denti all’insu’,
e gli arrivederci ed i baci,
la solenne simpatia dell’andare.

I vostri volti sporgendosi
svaniranno leggeri nel viaggio
si ricongiungeranno pian piano
con la sagoma scura del treno
e con altri cantieri in memoria.

IBIZA
Saline
Se l’istinto pizzica l’arpa accordata
mentre il suono futuro si svolge
naviga a stento la barca coi sogni
nel mare triste che bagna i miei colli
e se l’aria trattiene quel senso
che leggero preserva se stesso
quel che nasce inatteso e per caso
sarà eterno, sospeso nel tempo.

Lightning in the night

Bosa, Sardinia

Prendi la mano
ovunque sei
Armonia
stringila forte
tienimi con te
Europa
nei giorni neri
quando bevi caffè
e dolore
Mantieni acceso
il lume del tuo cuore
Mia nostalgia
nella tempesta buia
orienterò il timone
Circe
Passerà l’uragano
sara’ tranquillo
il mare.

Lord Jim

Resta qui per i miei occhi spenti
tra i chicchi di grano fresco gettati sul pavimento
nella casa sulla riva dei tuoi sogni frantumati.
Resta nella tiepida accoglienza del vivere distratto,
dentro questo tempo malato che riempie i cassetti
e il futuro ingannato dalla tua assenza.

Svizzera

Tacque l’impulso
davanti al bel senso,
nell’acqua scalfita
di grazia negata,
privai di profumo
ogni tenero andare,
scomparve l’ardire
d’ardere ancora.

Nessuna parola
spiegò a quel bel senso
il ritorno alle luci
giù in fondo alla valle.

Puccini

Ora sta nei sogni tuoi Penelope?
adesso che a lei ti sdrai accanto,
ora che l’arco unto e’ riposto nel fodero di tela?

Cosa resta degli astri luminosi,
che rischiaravano il suono del mare alla tua chiglia?
Le care stelle: le tue geometrie da consultare.

Le incertezze e i timori, i desideri,
le rotte interminabili, i dolori;
i rimpianti di allora, sono oggi la borsa che li conteneva?

Ogni conquista e’ vana, Ulisse
nessun arrivo da piacere come il soffrire del viaggio,
con nella sacca tutto un mondo di desii, e nessuna noia inaspettata.

Rest
Lucca
Cosa potrei dirti?
cosa conta adesso?
Solo, come sono,
nel lampo che si spegne
cosa ha senso ?

All’inizio con mille arnesi
ho costruito fragili mura,
le solide sono nate da mani nude
capelli bianchi e nient’altro,
ho ferito senza dolore la pelle
indurita e secca, sfruttata
nascondendo al mondo
il dolore che non sanguina
quello muto, attento
che sente ogni sospiro
e di portare mondi
alle sue piaghe
non si stanca.

Rimini 1

Buongiorno amico nel vagone del treno
re dei niente
compagno mai cercato
trovato
nei bassifondi della mente

insegni l’andare alla deriva
nei deserti scuri
a me chiaro di bei ricordi
gettato
in scelte già prese, in tempi duri

trovi dolce bagnarti i piedi in catini di stelle spente
nella stanza calda di quel tuo mondo attento
che guarda i vasi e le casse sigillate
dove riparano arie, amori e cose già mangiate.

Buongiorno e fosse solo questo
il silenzio
da raccontare a te,
come al bicchiere vuoto con il suo intorno,
buongiorno.

Runtime
65x100cm 3 copies certified
Ilford Galerie Baryta on Dibond

Come foglia mossa
da lieve soffio estivo
in Do maggiore
e agonia dispersa
in ansia sciolta
e diluita in afa
evaporata al sole
distratta dal troppo
(mai ricordata infatti)
inascoltata e coperta
dal riso perfetto di bambino
con sguardo adulto
che non lo sa
d’esser felice.

Bosco

A te che ricerchi il senso vago delle cose
criticando attimi di vita che non vivi
ascoltando solo le melodie che il gusto della tua parte impone
dando il naso solo agli odori degli incensi che tu stessa accendi
prendendo il frutto più lucdo e colorato
dimenticando dietro di te passi e gente
dedico questa pioggerella fredda
che da l’addio all’estate che ami
e apre ad un mondo scuro da scoprire
che tu non sai, non vuoi, guardare.

The Mont Blanc Massif.

Italy

Ho contrade che si evolvono
nella mia essenza fragile
ardente di passione vera
compio il sudicio tragitto
mentre asserti e testimonianze
intaccano la coerenza e la pace
tetro e lontano appare il varco
tra quel che è e ciò che dovrebbe
distolto da dogmi che evaporano
come catecumeno smarrito (in un miraggio)
discuto ogni occorrenza,
perdendomi in tafferugli
e spiro e rinasco sperso
e rinnego e confermo
ma non firmo la mia resa.

Bosa
La foce del Temo
Lungo la notte d’acqua calma e ponte ad osservarla
sto, con Gège il pescatore e altri amici di fiume;

di fiume si, che ad ogni alba prende il mare
o si fa prendere da lui , da lui via si fa portare.

Gège parla , ma comprendo poche parole,
il senso-non senso del suo dire e’ grande e non mi posso allontanare,
parla di morti e Corpus Domini, di feste sul Fiume e di “Carrasegare”,
e dice e non dice, come il fiume che sembra avere ma non ha, verita’ da svelare
e questo suo senso che sfugge e’ cio’ che Trasmette a chi lo sta a sentire.

Da sotto alla rocca sale un ennesimo sipario nero
di luci spente per non dar senso al buio, qui’ poco serio, scemo.

Lungo la notte d’acqua calma e ponte ad osservarla
sto, con Gège il pescatore ed i gomiti che poggiano sul Temo.

The Village of Monsummano Alto, at the end of the path

Tuscany

Lontano dal fuoco
dove cigolano portoni
e uccellini in posa
il puro cala nel sonno
più bello e pieno
con soffio di menta nel fiato

Anch’io lo ricordo, a volte
quel giusto odore
e il caldo silenzio
durante le ore strane ,
vocate al sonno
in cui cerchi prima i pezzi
e poi il paniere.

Bovary

La vorrei sempre cosi’ questa mia terra bella
nuda, coperta solo da un velo,
puttana com’e’, aperta a tutti, in pace e in guerra, umida.

Con l’odore del salnitro sui vecchi muri di pietra, misto ai muschi,
mai asciutti da un sole qui’ sconosciuto
un sole che non deve esser presente, non deve assolutamente.

La mia anima si ritrova qui’ solo ora, solo in questo aspetto
che veste sua madre ora, ma non sempre
se non nei desideri di questo suo figlio cupo che non riesce a vincere ne a perdere .

che non riesce a vincere ne a perdere.

FINESTRA

Ho sete di paesaggi al tramonto
guardati con le mani a riposo
dentro tasche vuote

e mi lasciano inerte
voglie che non so definire
in un caos di possibili scelte.

Ho sete di mare in tempesta
e del tempo da regalargli
di un raggio che illumina l’onda

e ancora, ho sete di nebbie
come sipario chiuso, su me,
per avere tra le mani la testa

e nudi propositi da osservare
oscillanti tra genesi e oblio
da un terrazzo di mesta pigrizia.

Ho sete di liquida pace
mia solamente, nell’angolo buio,
dove tu e il tuo mondo non siete.

Winter

Lo sai spalmo
un colore forte
come marmellata
e zucchero
sul pane,
sul grigio.

E’ per mestiere
e per istinto
ed ho schedari
pieni di pennellate
tutte rigorosamente
color mio.

Si annuisce a volte
con le orecchie chiuse
da distrazioni secolari
da angoscianti presenze
animiche oppure profane
prima che il raggio di luce
sciolga insieme alla brina
il senso convinto di un no.

The adventure of
the empty house

I miei quattro colori stralunati
dispenso generoso al candido
come un minestrone astratto
servito al desco degli aromi

e cerco un senso stanco o intonso
e penso, melenso, al bicchiere
all’assenzio che uccide il senso stanco
o il sesso desiderato intenso
pazienza !
transitoria impotenza
che schiaffeggia la boria
concludendo la storia.

The ancient tanneries of Bosa with the moon reflected in Temo river.

Sardinia

Cosa sai tu di me?
tu che hai altissime ragioni
non sai di errori o di occhiali scuri
nel donare luce perdi la vista,
cosa sai della mia vita?
troppe cose, troppi rumori
ed un vuoto opprimente
tanti numeri e filosofie non mie
sotto quel tuo cielo stellato
comparsa e sfondo inosservato
Luna stanca come me.

Fabio Cappellini:

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mail: cappellini.fabio@gmail.com

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